Eremo di San Michele - Coli, PC

Indirizzo: Coli (Piacenza - Val Trebbia) - Strada della Curiasca di San Michele, Sentiero Eremo di S. Michele, 29020 Coli PC, Italia.
Telefono: 0523936124.

Specialità: Sito storico, Chiesa, Area per passeggiate, Destinazione religiosa, Punto panoramico, Attrazione turistica.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 21 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.4/5.

Posizione di Eremo di San Michele

0523936124

L'Eremo di San Michele è una destinazione turistica situata a Coli (Piacenza - Val Trebbia), Italia, con l'indirizzo: Strada della Curiasca di San Michele, Sentiero Eremo di S. Michele, 29020 Coli PC, Italia. Il contatto telefonico è il seguente: 0523936124. Questo sito storico è una chiesa che offre anche aree per passeggiate e punti panoramici.

L'Eremo di San Michele è un'attrazione turistica religiosa con una media di opinioni di 4.4/5, basata su 21 recensioni su Google My Business. Le opinioni positive dei visitatori lodano la bellezza del luogo e la tranquillità che offre. Il sito è anche accessibile in sedia a rotelle, rendendolo inclusivo per tutti i visitatori.

Una delle caratteristiche più interessanti dell'Eremo di San Michele è la sua storia. Il sito è stato costruito come un eremo, un luogo di ritiro per i monaci, ed è dedicato a San Michele Arcangelo. La chiesa è stata costruita nel XII secolo ed è un esempio di architettura romanica.

La posizione dell'Eremo di San Michele è un'altra caratteristica che lo rende una destinazione turistica popolare. Si trova su una collina che offre una vista panoramica della valle sottostante. I visitatori possono passeggiare lungo i sentieri che circondano il sito e ammirare la bellezza della natura.

Per chi cerca una destinazione tranquilla e spirituale, l'Eremo di San Michele è altamente raccomandato. I visitatori possono esplorare la chiesa e i suoi dintorni, passeggiare lungo i sentieri e godersi la vista panoramica. Inoltre, la posizione accessibile in sedia a rotelle rende il sito inclusivo per tutti i visitatori.

Si consiglia di visitare il sito web dell'Eremo di San Michele per maggiori informazioni e per pianificare la visita. Qui i visitatori possono trovare informazioni su orari di apertura, eventi e attività disponibili. Inoltre, il sito web offre la possibilità di prenotare una visita guidata per una esperienza ancora più completa e istruttiva.

Recensioni di Eremo di San Michele

non é poi così lonTano TRAVEL

5/5

Visitato sulla Via degli Abati. Partenza da Coli con deviazione di 2,5 km da ripercorrere.

Le strade, sentieri per arrivarci sono a mio avviso impegnativi; ultimo tratto molto in pendenza, per fortuna puoi aiutarti con le catene montate sulla parete rocciosa.

Dell'eremo fisicamente resta ben poco, spiritualmente ed emotivamente è un posto davvero intenso.
Piccolo altare e sulle pareti puoi leggere didascalie informative.

Qui San Colombano visse gli ultimi anni della sua vita, qui morendo.

Francesco Di Pasquale

5/5

Super posto fantastico... Immerso nella natura selvaggia della val curiasca.. posto davvero incantevole dove possiamo trovare le rovine delle due chiese distrutte dalla frana. Assolutamente da non perdere. Trekking fantastico partendo da coli.

Fabio Poggi

4/5

Nella quaresima del 615 Colombano si ritirò nell'eremo di San Michele presso Coli, lasciando a Bobbio come suo vice Attala e tornando al monastero solo alla domenica. Qui gli giunse la visita di Eustasio, suo successore a Luxeuil, inviato dal re Clotario II, il quale aveva nel frattempo riunito sotto il suo dominio i tre regni merovingi precedentemente esistenti e desiderava il suo ritorno in Francia.
Colombano morì a Bobbio, nell'abbazia che aveva fondato, all'età di 75 anni, la domenica 23 novembre del 615. Come secondo abate del monastero gli succedette Attala (615-627). La sua tomba si trova tuttora nella cripta dell'abbazia insieme a quelle degli abati suoi successori (Attala, Bertulfo, Bobuleno e Cumiano), e di altri diciotto monaci e di tre monache.
Giona, monaco nell'abbazia di San Colombano a Bobbio, fu incaricato dall'abate Attala di scrivere una biografia in latino del santo che è la fonte principale per le vicende della sua vita.